Ennesima serata da dimenticare per i bianconeri, eliminati dalla Champions League senza passare neppure i gironi: non succedeva da nove anni. Il Benfica ha dominato la partita, battendo in casa la Juventus per 4 a 3 e segnando tre reti addirittura nella prima mezz’ora di gioco.
Si è dovuti arrivare sul finale, dopo il primo gol segnato da Kean al ventunesimo, per assistere a una reazione della squadra, determinata dall’ingresso in campo al settantesimo di Iling-Junior, inglese classe 2003, che ha permesso ai bianconeri di salvare quantomeno la faccia, contribuendo alle reti di Milik e McKennie, arrivate però troppo tardi.
Impossibile, anche in questo caso, non chiedersi per quale motivo Allegri non lo abbia fatto entrare prima e quanta responsabilità abbia l’allenatore nella gestione dei giocatori e dei cambi. Non è la prima volta che appare così evidente quanto gli aspetti decisionali della panchina contribuiscano spesso in negativo sulle prestazioni della squadra.
La Juventus è dunque fuori dalla Champions e anche in campionato continua a vivere momenti altalenanti: tre vittorie e due sconfitte nelle ultime cinque partite, con un ottavo posto che la vede a dieci punti dalla prima, il Napoli, e a cinque punti dalla quarta, l’Atalanta. Se la Vecchia Signora non dovesse raggiungere neppure il quarto posto, la situazione si farebbe davvero molto critica, anche in virtù dell’enorme buco di bilancio accumulato in questi ultimi anni.
Speranza Europa League per la Juve
Una speranza di recuperare la faccia nel continente è data dall’Europa League, alla quale la Juventus avrebbe accesso se battesse il PSG nell’ultima partita, chiudendo il girone al terzo posto e prima del Maccabi, che al momento ha gli stessi punti. Non servirebbe certo a placare la delusione per questo pessimo avvio di stagione, ma rappresenterebbe comunque un modo per rimanere in corsa su tre fronti – campionato, Coppa Italia, Europa League – e provare a chiudere la stagione almeno con un titolo.